Ci si sbaglia sul nostro conto. Ciò dipende dal fatto che noi stessi cresciamo, mutiamo continuamente, ci liberiamo dalla vecchia cortccia, cambiamo pelle ogni primavera, diventiamo sempre più giovani, sempre più aperti al futuro, più alti e più robusti, spingiamo con forza le nostre radici sempre più in profondità - nelle profondità del male - , ma contemporaneamente stringiamo il cielo in un abbraccio sempre più amorevole, sempre più ampio, succhiando sempre più assetati la sua luce con i nostri rami e foglie.
Cresciamo, come alberi - è una cosa difficile da capire, difficile come la vita! - non in un punto solo, ma dappertutto, non in un' unica direzione, ma verso l'alto e il basso, verso l'esterno come l' intimo.
FRIDERICH NIETZSCHE
NIKON D7000
1/1000 second
F/4.0
ISO 500
75 mm (35mm equiv.)